La parola “pensile” è usata anche in riferimento ai giardini che si trovano in alto sorretti da archi, colonne o simili. Se ne parla ogni giorno di più, ma le coperture a verde non rappresentano di certo la novità del nostro secolo! Il retaggio storico è lungo e vanta esempi importanti: dai famosi giardini pensili di Babilionia (590 a.C.) ai tetti ricoperti di zolle in Scandinavia (fine VIII secolo) alle ville degli antichi romani. Il corso degli avvenimenti ha portato poi al completo abbandono di questa tecnologia, recuperata concettualmente e tecnicamente da pianificatori urbanistici e progettisti solo nel “recente” XIX secolo in seguito ad un’urbanizzazione selvaggia che ha ridotto in misura sempre maggiore gli spazi verdi a disposizione della popolazione.
Ad oggi le coperture verdi, o “tetti verdi” o “verde pensile”, hanno tre tipi di vantaggi: AMBIENTALI; ECONOMICI;PRATICI.
Vediamo più dettagliatamente i vantaggi AMBIENTALI:
- Isolamento: risparmio energetico. L’isolamento e la conseguente riduzione del fabbisogno energetico non fanno bene solo al portafoglio, ma contribuiscono anche alla protezione dell’ambiente infatti è possibile ridurre del 23% il consumo energetico da riscaldamento e del 75% il consumo energetico da condizionamento dell’aria.
- Abbassamento della temperatura ambiente: riduzione degli effetti delle isole di calore urbane. In estate nelle città si rilevano temperature superiori di circa 5-7⁰C a quelle registrate nelle aree rurali. Questa differenza è il risultato della tendenza di edifici e strade all’assorbimento e al successivo rilascio del calore. Si tratta di un fenomeno noto con il nome di “isola di calore urbana”. Da alcune ricerche è stato dimostrato che per fare fronte al cambiamento del clima il livello di verde urbano dovrebbe essere incrementato del 10%: il verde è infatti in grado di respingere gran parte del calore, contribuendo in tal modo all’abbassamento della temperatura ambiente; inoltre le piante, rilasciando umidità, favoriscono il raffreddamento dell’aria. Gli spazi destinati al verde nelle aree urbane sono limitati: un tetto verde costituisce pertanto lo strumento ideale per incrementare i livelli di verde in città.
- Assorbimento di CO2: migliore qualità dell’aria. Il CO2 è una sostanza gassosa che si forma principalmente come prodotto della combustione di combustibili fossili. A partire dall’avvento della rivoluzione industriale i livelli di CO2 nell’atmosfera sono cresciuti notevolmente: l’aumento di CO2 viene considerato una delle cause principali del riscaldamento del pianeta terrestre. È generalmente riconosciuto che le piante assorbono CO2. L’aumento di CO2 non è tuttavia stato accompagnato nel corso del tempo da un incremento del numero di alberi e piante tale da compensarne gli effetti negativi. L’installazione di un tetto verde consente di contribuire alla diminuzione dei livelli di CO2 nell’aria e alla riduzione del riscaldamento del pianeta.
- Assorbimento di polveri sottili: migliore qualità dell’aria. Le polveri sottili presenti nell’aria rappresentano uno dei maggiori pericoli per la salute. Esse possono provocare disturbi cardiaci e l’aggravamento di patologie polmonari. Gli elementi naturali possono immobilizzare le polveri sottili, che vengono successivamente scaricate nella rete fognaria insieme alle acque meteoriche. Secondo le stime, un tetto verde estensivo assorbe 1,5 kg di polveri sottili per ettaro: un valore che equivale all’incirca alla capacità di assorbimento di un albero adulto. Un tetto verde assorbe pertanto una quantità maggiore di polveri sottili rispetto a un tetto liscio coibentato in bitume; ciò dipende dalla struttura irregolare della superficie: questa è infatti direttamente proporzionale alla sua capacità di assorbimento. Nelle aree urbane, dove è maggiore la presenza di gas di scarico, un tetto verde si rivela estremamente positivo per il miglioramento della qualità dell’aria e per la riduzione dei livelli di polveri sottili. Un incremento del 10-20% del numero di tetti verdi in ambiente urbano è in grado di fornire un importante contributo alla salute dei suoi abitanti.
- Contributo alla biodiversità: miglioramento/difesa dello habitat naturale di uccelli e insetti.
I lavori di costruzione di nuovi edifici sortiscono un forte impatto sull’habitat vitale dei microrganismi. L’installazione di un tetto verde favorisce il ripristino del naturale ciclo ecologico e dei processi vitali di questi microrganismi. I tetti verdi formano un importante rifugio per i microrganismi presenti nelle aree urbane. La scelta della giusta quantità di substrato e di una grande varietà di essenze vegetali consentono di dare un impulso alla biodiversità. Alcune ricerche hanno dimostrato che i tetti verdi possono offrire rifugio persino ad alcune rare specie di insetti. - Ritenzione delle acque meteoriche: riduzione del carico e dei conseguenti rischi di straripamento della rete fognaria. In tutto il mondo si sta registrando un incremento delle precipitazioni atmosferiche dovute ai cambiamenti climatici; i tetti verdi hanno il grande vantaggio di contribuire alla riduzione del carico della rete fognaria. Attualmente tutti gli edifici vengono progettati in modo da risultare resistenti nell’eventualità di precipitazioni piovose particolarmente intense. La ritenzione idrica dei tetti riveste una grande importanza, in particolare nelle aree ad elevata densità abitativa. Alcune ricerche hanno evidenziato che un tetto verde è in grado di ridurre in misura significativa la quantità di acqua scaricata nella rete fognaria (nella stagione estiva fino a livelli del 70-95%): infatti trattiene le acque meteoriche nelle piante e nel substrato e lo rilascia successivamente nell’atmosfera mediante processi di evaporazione.
- Depurazione delle acque meteoriche: per un ambiente più pulito. Un tetto verde non si limita a trattenere le acque meteoriche, ma ne consente anche la depurazione. Le acque meteoriche attraversano in primo luogo lo strato vegetale e il substrato, venendo quindi riversate nello scarico. Si tratta di un processo che consente la depurazione dell’acqua.