Nella giornata di ieri, 15/06, è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri il decreto che prevede la modulistica unificata in tutta Italia per la presentazione della SCIA.
Il Ministro Annamaria Madia, Ministro senza portafoglio per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, ha dichiarato che “rappresenta una nuova stagione dei diritti per cambiare il rapporto tra cittadino e Pubblica Amministrazione“.
I modelli infatti, saranno presentati on line alle Amministrazioni che dovranno rispondere in tempi certi agevolando così i tempi di lavorazione per i professionisti che ad oggi si trovano ad operare con procedure burocratiche differenti per Comuni differenti e a dover affrontare file chilometriche nei diversi uffici.
Come funziona la SCIA unificata
Con la presentazione della nuova SCIA unificata, una volta presentata, si potranno sin da subito iniziare i lavori senza attendere le tempistiche attuali salvo se non sono richieste altre autorizzazioni. I provvedimenti di sospensione saranno adottati solo in caso di dichiarazioni mendaci o coinvolgimento di interessi sensibili, come ambiente e paesaggio.
Dopo la presentazione della Scia, che potrà avvenire anche online, l’Amministrazione rilascerà una ricevuta in cui si troveranno indicati i tempi di risposta o il momento a partire dal quale si potranno calcolare i termini per la formazione del silenzio assenso.
I doveri dalle Pubbliche Amministrazioni
Trascorsi questi mesi del 2016 che serviranno ad adeguare le Pubbliche Amministrazioni, dall’inizio del 2017, gli uffici pubblici non potranno fare richieste aggiuntive rispetto ai documenti indicati nella Scia o già in possesso di altre Amministrazioni. Ulteriori richieste di integrazione saranno possibili solo in mancanza di tutti i documenti contenuti nella Scia.
I tecnici quindi presenteranno un’unica Scia allo sportello unico dell’amministrazione interessata che poi si occuperà della trasmissione della richiesta alle altre PA nel caso in cui siano necessari altre autorizzazioni o verifiche preventive.
Se dovesse essere necessaria la Conferenza di Servizi, i termini per la sua convocazione decorreranno dal rilascio di tutti i provvedimenti richiesti.
La modulistica aggiornata sarà pubblicata siti delle Amministrazioni e dovranno contenere tutti i recapiti per le comunicazioni con la PA. Nei diversi portali delle Pubbliche Amministrazioni saranno inoltre indicati i casi in cui è possibile presentare autocertificazioni, asseverazioni e le dichiarazioni di conformità da allegare alla Scia.
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La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto uno sconto Irpef per coloro che acquisteranno entro la fine del 2016 un immobile ad uso abitativo in classe A o B direttamente dal costruttore. Si potrà inoltre usufruire delle agevolazioni previste dal Decreto Sblocca Italia che prevede uno sconto Irpef per chi acquista o realizza un alloggio energeticamente efficiente e lo affitta a canone concordato.
Detrazione Irepf previste dalla Legge di Stabilità 2016
La detrazione Irpef prevista sarà pari al 50% dell’Iva pagata per chi acquista nel 2016, direttamente dal costruttore, una casa, nuova o ristrutturata, in classe energetica A o B.
Per ottenere il bonus è quindi necessario rispettare alcuni punti:
– acquisto effettuato entro il 31 dicembre 2016;
– acquisito di unità immobiliari ad uso residenziale in classe energetica A o B;
– cessione effettuata dall’impresa costruttrice.
La legge non pone limiti particolari, di conseguenza la misura può essere sfruttata sia per la prima che per la seconda casa (anche se l’aliquota Iva applicata in questo caso varierà dal 4% al 10%).
Per esempio, acquistando un’abitazione da destinare a prima casa che costa 100 mila euro, l’Iva al 4% ammonterà a 4 mila euro. Lo sconto Irpef per l’acquirente sarà pari a 2 mila euro, cioè la metà dell’Iva versata. Il rimborso avverrà in dieci anni con rate di pari importo. Se, invece, l’abitazione che costa 100 mila euro non deve essere utilizzata come prima casa, l’Iva ammonterà al 10%, quindi si dovranno versare 10 mila euro. In questo caso, l’acquirente potrà usufruire di uno sconto Irpef pari a 5 mila euro.
Detrazione Irepf previste dal Decreto Sblocca Italia
Dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2017 si può inoltre usufruire delle misure previste dal DM 8 settembre 2015, che attua le misure previste dal Decreto Sblocca Italia, per chi acquista o realizza un alloggio efficiente a livello energetico da affittare a canone concordato.
È prevista infatti una deduzione Irpef pari al 20% del prezzo di acquisto di un alloggio, in classe energetica A o B, da destinare alla locazione a canone concordato per un periodo non inferiore a 8 anni.
La deduzione non può superare i 60 mila euro. Per poter accedere all’agevolazione, l’affitto a canone concordato deve avvenire entro sei mesi dall’acquisto.
Per beneficiare dell’agevolazione è necessario acquistare un immobile da un’impresa di costruzione o di ristrutturazione o, ancora, da una cooperativa edilizia. Inoltre beneficiano del bonus gli acquisti fino a 300 mila euro effettuati dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2017.
In questo caso però l’immobile deve avere una destinazione residenziale non di lusso: non può quindi essere accatastato nelle categorie A/1, A/8 e A/9.
Il locatore e il locatario non possono essere parenti entro il primo grado. Questo significa che non ha diritto alla deduzione del 20% un padre che acquista una casa e la affitta a canone concordato al figlio.
Usufruisce dell’agevolazione anche chi, invece di acquistare l’immobile, lo realizza su un’area edificabile di sua proprietà. In questo caso i sei mesi entro cui procedere all’affitto a canone concordato decorrono dal rilascio dell’agibilità o dal momento in cui si è formato il silenzio assenso. Restano invariate tutte le altre condizioni, cioè zona di costruzione, destinazione dell’alloggio e caratteristiche costruttive.